Il nostro tipo di terreno
L’Istria gialla (o grigia), prende il suo nome dal colore dei suoi terreni ricchi di rocce sedimentarie quali argilla, marna, arenaria e calcaree. Occupa la zona centrale della regione e si estende dal Golfo di Trieste al Quarnero.
L’Istria rossa, che presenta uno strato di terra rossa poggiato su rocce calcaree, è un altopiano che si estende dalle zone meridionali e occidentali (le più densamente popolate) fino raggiungere le coste.
I nostri vigneti
I nostri vigneti fanno parte della sottoregione viticola dell’Istria croata, più precisamente dell’Istria occidentale. Il territorio è caratterizzato dal clima mediterraneo che condiziona molti processi naturali e ha una particolare importanza sulla crescita e sullo sviluppo della vite.
I vigneti sono situati sul tipico terreno carsico quasi a ridosso del mare a un’altitudine che va daI 100 a 140 metri. I vigneti si estendono su una superficie di circa 7 ettari con vitigni del tipo Malvasia istriana, Teran, Moscato bianco, Merlot, Cabernet Sauvignon e Moscato rosa.
La città di Dignano
La tradizione vuole che l’attuale Dignano sia il risultato dell’unione di sette ville, facenti parte dell’agro colonico di Pola. È nota ancora in epoca romana come Praedium Athenianum e successivamente come Vicus Attinianum o Adinianum. L’antica Attinianum era ristretta entro i limiti dell’odierna Piazza del Popolo. Al centro della piazza si ergeva il castello.
Il luogo era irregolare nella forma ed aveva tre porte che permettevano l’accesso al castello ed alla piazza: una si apriva verso le Mercerie, un’altra portava alla Contrada del Forno Grande e la terza era posta sul punto di unione delle contrade Portarol e Duomo. Nel 1808 per ingrandire la piazza l’antico castello venne demolito e con le sue pietre selciate le vie circostanti.
La città ha conservato il suo particolare aspetto medioevale con campielli e strette calli incuneate nelle case. Di particolare interesse il grandissimo Duomo di Dignano, intitolato a San Biagio, la più grande chiesa di tutta l’Istria. Al suo interno una collezione di reliquie chiamate “i corpi santi” che raccoglie le spoglie a volte miracolosamente conservate di alcuni santi fra i quali San Sebastiano e Santa Barbara. Il corpo di Santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512, è considerato la reliquia meglio conservata d’Europa.
La vendemmia
Il periodo di vendemmia nella nostra regione varia tra agosto e ottobre e dipende da molti fattori, anche se in maniera generica si identifica con il periodo in cui le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato, cioè quando nell'acino il rapporto tra la percentuale di zuccheri e quella di acidi ha raggiunto il valore ottimale per il tipo di vino che si vuole produrre.
Se questo parametro è genericamente valido per le uve da tavola, nel caso di uve destinate alla produzione del vino è necessario considerare ulteriori parametri (quali la maturità fenolica) per decidere quando e come vendemmiare. Nella nostra azienda la vendemmia viene fatta esclusivamente a mano selezionando i grappoli migliori.
I nostri oliveti
La nostra famiglia, per tradizione, si occupa pure della coltura istriana più famosa, l’olivo, che coltiviamo nei nostri oliveti nei pressi di Dignano. Vengono coltivati circa un migliaio di olivi di diverse cultivar autoctone.
Tra queste possiamo evidenziare la Busa (femmina e maschio), la Bianchera (Bianca istriana), le internazionali Leccino e Pendolino.